The essay takes as starting point the recent phenomenon of the adoption - by several cities and towns in Italy, e.g. Bologna in 2014 - of new municipal regulations regulating the collaboration between the citizens and the local administration for the shared management of urban community goods. These regulations provide for the involvement of Italian municipalities and citizens in a wide range of activities aimed at caring, using and rengenerating deteriorated urban goods in the interest of the community. They design a new legal tool, that is the Pact of Collaboration, which differs from a normal contract. According to the Author, these regulations have brought significant changes under three pivotal aspects of European public law: the centrality of States, the rule of law based mainly on statutes and the classical view of public/private divide. Under these respects, they work as a laboratory for the creation of a new law of the cities.

Il saggio prende spunto dalla diffusione in Italia dei regolamenti comunali sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la gestione condivisa dei beni comuni urbani che è iniziata dal 2014 a partire dall'esperienza del comune di Bologna. L'aspetto più interessante e originale di questi regolamenti consiste nell'investimento di questi comuni nella collaborazione con i cittadini da cui fanno dipendere una serie di azioni mirate a curare, usare e rigenerare spazi e beni caduti in disuso per finalità di interesse generale. Essi prevedono un nuovo strumento di regolazione che è rappresentato dai patti di collaborazione, i quali, pur con qualche differenza, possono essere assimilati agli accordi di diritto pubblico. A parere dell'A. questi regolamenti sono capaci di delineare le trasformazioni su tre punti cruciali su cui è basato il diritto pubblico europeo moderno: la centralità dello stato, la prevalenza della legge quale fonte di diritto e la visione in termini di mera opposizione tra interessi pubblici e interessi privati. In prospettiva queste esperienze si presentano come un laboratorio di trasformazione per la nascita di un diritto delle città.

I regolamenti comunali per la gestione dei beni comuni urbani come laboratorio per un nuovo diritto delle città / Giglioni, Fabio. - In: MUNUS. - ISSN 2240-4732. - STAMPA. - 2(2016), pp. 271-313.

I regolamenti comunali per la gestione dei beni comuni urbani come laboratorio per un nuovo diritto delle città

GIGLIONI, Fabio
2016

Abstract

The essay takes as starting point the recent phenomenon of the adoption - by several cities and towns in Italy, e.g. Bologna in 2014 - of new municipal regulations regulating the collaboration between the citizens and the local administration for the shared management of urban community goods. These regulations provide for the involvement of Italian municipalities and citizens in a wide range of activities aimed at caring, using and rengenerating deteriorated urban goods in the interest of the community. They design a new legal tool, that is the Pact of Collaboration, which differs from a normal contract. According to the Author, these regulations have brought significant changes under three pivotal aspects of European public law: the centrality of States, the rule of law based mainly on statutes and the classical view of public/private divide. Under these respects, they work as a laboratory for the creation of a new law of the cities.
2016
Il saggio prende spunto dalla diffusione in Italia dei regolamenti comunali sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la gestione condivisa dei beni comuni urbani che è iniziata dal 2014 a partire dall'esperienza del comune di Bologna. L'aspetto più interessante e originale di questi regolamenti consiste nell'investimento di questi comuni nella collaborazione con i cittadini da cui fanno dipendere una serie di azioni mirate a curare, usare e rigenerare spazi e beni caduti in disuso per finalità di interesse generale. Essi prevedono un nuovo strumento di regolazione che è rappresentato dai patti di collaborazione, i quali, pur con qualche differenza, possono essere assimilati agli accordi di diritto pubblico. A parere dell'A. questi regolamenti sono capaci di delineare le trasformazioni su tre punti cruciali su cui è basato il diritto pubblico europeo moderno: la centralità dello stato, la prevalenza della legge quale fonte di diritto e la visione in termini di mera opposizione tra interessi pubblici e interessi privati. In prospettiva queste esperienze si presentano come un laboratorio di trasformazione per la nascita di un diritto delle città.
città; diritto delle città: beni comuni
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I regolamenti comunali per la gestione dei beni comuni urbani come laboratorio per un nuovo diritto delle città / Giglioni, Fabio. - In: MUNUS. - ISSN 2240-4732. - STAMPA. - 2(2016), pp. 271-313.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Munus - Diritto delle città.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Documento in Post-print (versione successiva alla peer review e accettata per la pubblicazione)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 182.61 kB
Formato Adobe PDF
182.61 kB Adobe PDF   Contatta l'autore
1. indice.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 25.51 kB
Formato Adobe PDF
25.51 kB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/923333
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact